Laurie ha quasi procurato un infarto a sua madre il giorno in cui, davanti al medico, si è accorta che l'alluce della figlia svettava nudo da un orripilante buco nei collant. Con quelle credenziali sua figlia non sarebbe mai entrata nella casta di reginette perfettine a cui lei vorrebbe tanto che assomigliasse. E di questo Laurie era molto fiera. Insieme alle sue amiche, lei componeva invece una casta alternativa, il circolo delle poche ma buone. D'altra parte, è a loro, e non alle rivali sempre in piega, che succedono le cose più divertenti. Un club selezionatissimo e assolutamente solidale di «ragazze idiote», troppo giuste per far parte del club di quelle «intelligenti». Così, con una buona dose di ironia e un forte senso dell'umorismo, Laurie racconta le sue avventure di ragazza maldestra ma in gamba. Tra fidanzati fannulloni e beoti, amnesie del giorno dopo, una madre che dispensa sentenze più di un giudice, colloqui di lavoro al limite dell'assurdo, cosmiche perdite di chiavi e disavventure di varia entità, a colpi di risate e di sarcasmo Laurie si fa strada nella giungla di tutte quelle ragazze magre, eleganti e dalle unghie sempre perfettamente laccate ma terribilmente noiose.