»Il mondo e quello degli occhi che lo vedono, delle orecchie che lo sentono e delle mani che lo suonano. Peppe Lanzetta ha suonato, visto e sentito il mondo che lo circonda. Lo ha fatto come lo vede e forse come lo vuole lui senza stupirsi, senza indignarsi quasi come se uscendo di casa per andare a lavorare si dovesse per forza passare da una foresta e incontrare un leone, un alieno leone e fissarlo se possibile, guardarlo negli occhi, fermando tutto, vento, uccelli, rumore del fiume, odore della pioggia. Guardarlo negli occhi senza prendere, senza dare, senza coraggio e paura entrando dentro di lui. O piu semplicemente come se il mondo fosse una sveglia che la mattina suona e quindi ti sveglia e tu con il gesto di sempre la spegni, la fermi, la blocchi, la fissi nel vuoto. Tutto e naturalezza in questi straordinari racconti-canzoni: la disperazione, i sogni, le voglie, le tante sconfitte senza vergogna e la sola vittoria senza soddisfazione… la vita.» Lucio Dalla