Una cinquantenne che ha fatto tutte le rivoluzioni ed è diventata un'esponente politica di sinistra si innamora di un ballerino di tango, con idee politiche opposte, e per vivere questo amore mette a rischio la propria e l'altrui stabilità. Decide insomma di liberare l'unica cosa che finora non era stata liberata: se stessa. E di concedersi quella cosa chiamata amore. Una miscela di equivoci, comicità e sentimenti, l'esordio narrativo di Syusy Baldy, fedele come sempre al proprio personaggio di irregolare guastatrice del senso comune.